Fausto Melotti Bozzetto per scenografia, 1985

2 Febbraio - 31 Marzo 2023
  • Fausto Melotti
    Bozzetto per scenografia, 1985 ca.
    Brass, painted fabric
    110 x 40 x 50 cm
  • It was at the beginning of the 1980s that the artist, mostly known for his light and delicate metal sculptures,...

    Fausto Melotti in his studio on Via Leopardi, Milan, early 1970s. © Heirs of Ugo Mulas.

     
     


    It was at the beginning of the 1980s that the artist, mostly known for his light and delicate metal sculptures, began his first collaborations with the theatre sphere: it was at this time that he designed complex stage sets for opera and ballet productions, such as the set for Igor Stravinsky's 'Le chant du rossignol' (presented in 1982 at the Maggio Musicale Fiorentino), which reproduces one of his typical metal compositions in monumental dimensions.⁠ ⁠ But this direct involvement with the stage towards the end of the artist's life finds a genesis or premise, so to speak, in a series of small ceramic sculptures named 'teatrini', and produced from the 1940s, in the midst of the Second World War. They are, literally, miniature scenes: miniature terracotta stages inhabited by figures and various objects, capable of evoking stories, presences, situations.

     

     


     

  • In 1985 Melotti executed the sketch represented above for set design for the 3rd Florence Autumn Music Festival, Utopia Theater....

     

     


     

    In 1985 Melotti executed the sketch represented above for set design for the 3rd Florence Autumn Music Festival, Utopia Theater. From this sketch , now in ML fine art gallery collection, Alik Cavaliere created in 1986 the set design for the 3rd Autumn Music Festival (The Theater of Utopia), Florence (Concert on Tuesday, October 14, 1986, 9:15 p.m., Cenacolo di Ognissanti - Music by Roberto Gerhard and Manuel De Falla). After the performance, the set was destroyed.
     

    The III Festival, which took place in the year Florence was the European Capital of Culture, was perhaps the most original. Subtitled "The Theater of Utopia": the idea was to associate each concert with an installation entrusted to some of the most renowned artists of the time (Lucio Del Pezzo, Vincenzo Ferrari and Alik Cavaliere, who oversaw the creation of the sketch by Fausto Melotti, who died a few months before the festival).

     


     


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    All'inizio degli anni Ottanta l'artista, noto soprattutto per le sue leggere e delicate sculture in metallo, inizia le prime collaborazioni con l'ambito teatrale: è in questo periodo che progetta complesse scenografie per spettacoli d'opera e di balletto, come quella per "Le chant du rossignol" di Igor Stravinskij (presentata nel 1982 al Maggio Musicale Fiorentino), che riproduce in dimensioni monumentali una delle sue tipiche composizioni in metallo. Ma questo coinvolgimento diretto con il palcoscenico verso la fine della vita dell'artista trova una genesi o una premessa, per così dire, in una serie di piccole sculture in ceramica denominate "teatrini" e realizzate a partire dagli anni Quaranta, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Si tratta, letteralmente, di scene in miniatura: palcoscenici in terracotta abitati da figure e oggetti vari, capaci di evocare storie, presenze, situazioni.

     

    Nel 1985 Melotti esegue Il bozzetto in questione per la scenografia del 3° Festival Musicale d'Autunno di Firenze, Teatro dell'Utopia. Da questo bozzetto, ora nella collezione della ML fine art gallery, Alik Cavaliere realizzò nel 1986 la scenografia per il 3° Festival Musicale d'Autunno (Teatro dell'Utopia), Firenze (Concerto di martedì 14 ottobre 1986, ore 21.15, Cenacolo di Ognissanti - Musiche di Roberto Gerhard e Manuel De Falla). Dopo l'esibizione, il set è stato distrutto.


    Il III Festival, che si svolse nell'anno in cui Firenze fu Capitale Europea della Cultura, fu forse il più originale. Intitolato "Il Teatro dell'Utopia": l'idea era quella di associare a ogni concerto un'installazione affidata ad alcuni dei più noti artisti dell'epoca (Lucio Del Pezzo, Vincenzo Ferrari e Alik Cavaliere, che curò la realizzazione del bozzetto di Fausto Melotti, morto pochi mesi prima del festival).